Antonino Spadaccino

Vorrei

Antonino Spadaccino


Vorrei l’ultima stella. Prima che notte diventi
mattino, e si rubi anche quella, vorrei la prima
volta, che ha soffiato sul fuoco un bambino, e si è
spenta la torta, vorrei tutto il futuro che c’è,
trattenendo il passato con me, e un dolce presente
d’amore e di gente, che l’odio non sa cosa sia,
invece la stella non c’è, la torta è soltanto un bignè, mentre il tempo sta, in perfetto
equilibrio col vuoto di qua e di là, anche oggi nell’aria veleno, come ostaggi schiacciati in
un treno, tutti i sogni miei, vanno in cerca di ciò che non c’è ma comunque vorrei, vorrei che un
grande amore, fosse attento alle piccole cose, ai dettagli del cuore, vorrei dirti che il
nostro è così, come quelli che vedi nei film, che il punto essenziale è non farsi del male, per
gioco o per stupidità, invece l’amore dov’è?, nemmeno ti accorgi di me, e la verità, la dici ogni
tanto ma sempre soltanto a metà, e sei l’alba di tutte le notti, con qualsiasi sorriso ti metti,
e tra i pensieri miei, al di la dei tuoi occhi distratti ed assenti, al di la dei difetti, sei tu che
vorrei.

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