Rit 2 volte son prigioniero dei miei guai mi chiedo che ne sai se non vivi mai come noi resta a guardare quanto vuoi fintanto che puoi goditi il meglio della vita che hai
da ragazzino avevo troppi progetti pensavo che la vita fosse starsene ai parchetti senza complessi in mente solo i successi mica pensavo ai possibili compromessi giravo a random senza una meta precisa e ogni imprevisto era un avventura improvvisa per ogni sbaglio quasi sempre una scusa ed ogni accusa svaniva tra complici sguardi d’intesa mia madre confusa osservava distante le stranezze di un adolescente di belle speranze da parte mia troppi interessi molteplici sogni sparsi difatto impossibili a realizzarsi sempre spontaneo nei modi e nei gesti vivevo drammi che a pensarci adesso mi sembrano scherzi tra passi falsi e comportamenti forse da evitarsi senza mai paranoie ne rimorsi
rit 2 volte
2000 giorni passati dai miei vent’anni il tempo si è fatto avaro e comincia a condizionarmi scandisce il passo dei miei giorni e senza che riesca a oppormi mi adeguo al ritmo che cerca di darmi sai che non tengo più il passo dei miei programmi e non trovo momenti per distrarmi e rilassarmi vorrei sbagliarmi in proposito ma qui nulla è logico e se è vento a sfavore lo intuisci subito a volte penso di non essere all’altezza mi manca la saggezza e quel briciolo di scioltezza ragiono come un ragazzino che si stressa stranito in una situazione fattasi complessa ma non importa come stai conta quello che fai tocca affrontarli i chiaroscuri dei tuoi giorni bui sono passaggi obbligati in cui 6 costretto l’esatto contrario di ciò su cui avresti scommesso