Il giorno è rude, è come una palude Di giorno ne vedo di cotte, di crude, di tiepide E quando ne ho viste abbastanza rifugio nella stanza Sonno in abbondanza, stanco sotto il mio rettangolo di letto Cado morbidoso sul rettangolo di letto Ding ding dong dodici rintocchi, chiudo gli occhi Ed il paese dei balocchi è qui E le porte sono tutte aperte, quante scoperte Si fanno sotto le coperte Ed è dolce come panna l'eco della ninna quando vado a nanna Io dormo con le gambe rannicchiate Per rotolare senza sforzo nelle mie nottate di sogno Che suona come una carezza Dopo una giornata di assoluta pesantezza E la notte se ne va Io rimango fermo qua Ad aspettare, ad impazzire Se la notte vola via Non sarà per colpa mia Che le sto rubando Più di un secondo Il sogno cattura per ore ed ore ed ore A volte fa la guerra a volta fa l'amore E quando chiudi gli occhi non sai mai cosa succede Saluti la tua vita domani ci si vede al mattino Tranquillo come dentro il pigiamino Stringo come un bambino il mio cuscino Che forse mi diventa una fanciulla O forse mi ricorda il pianto soffocato al buio della culla Dormo e i raggi mi daranno il buongiorno ma non mi sveglieranno mai Come un bimbo che non sa soffrire Penso alle tenere carezze di mia mamma prima di dormire Nel mio letto zattera di lana Nel mare di emozioni che la luna chiama mentre mi allontana Dalla riva della sveglia Fate piano per favore sono in dormiveglia E la notte se ne va Io rimango fermo qua Ad aspettare, ad impazzire Se la notte vola via Non sarà per colpa mia Che le sto rubando Più di un secondo E la notte se ne va E la notte se ne va E la notte se ne va E la notte se ne va E la notte se ne va Io rimango fermo qua Ad aspettare, ad impazzire Se la notte vola via Non sarà per colpa mia Che le sto rubando Più di un secondo E la notte se ne va Io rimango fermo qua Ad aspettare, ad impazzire Se la notte vola via Non sarà per colpa mia Che le sto rubando Più di un secondo E la notte se ne va.