Oggi è morta una mosca dopo avere volato tanti anni da sola bassa bassa su un prato. Un prato non è mai abbastanza grande perché una mosca ci si perda, ritrova sempre il suo cespuglio, il suo dolce odore di merda.
Le mosche procurano noia se volano a schiera unita; da sole non danno fastidio: si schiacciano dentro due dita.
Oggi è morta una mosca digrignando gli ultimi denti, subendosi l'ultima beffa, la morte appartiene ai potenti.
Oggi è morta una mosca oh, mio dio che sfacelo! ronzare noiosamente tanto lontano dal cielo. Oggi è morta una mosca, crack! l'ultimo colpo di ali. Fortuna che noi siamo uomini, fortuna che siamo immortali.
Oggi è morta una mosca, muriamola nel suo alveare insieme a tutte le altre onoriamola con un piccolo altare...
Almeno però non si perda il senso degli ultimi stenti, alle mosche rimane la merda, il cielo appartiene ai potenti.
Piazza, bella piazza, ci passò una lepre pazza, uno lo accarezzò, uno lo abbracciò, uno se lo baciò, uno lo consolò, uno lo tranquillizzò, uno lo rallegrò, uno molto lo amò, col mignolino ch'era il più piccino la notte passò.