La notte mi sopporta di più se la cammino con le scarpe di gomma. Non chiude le finestre per me mi fa vedere la sua madonna. Io non ti conoscevo, no, ma tu ti accendi una sigaretta e da vicino hai l'aria di una donna, nata quasi da una settimana. Davanti a noi ci sono dei fantasmi ma camminano troppo veloci. Dei vecchi amici ormai rimasti indietro sento solamente le voci. Ma è forse il diavolo che ti manda, penso, e forse non siamo noi che passiamo il tempo. E' certamente lui che passa noi mentre vigliacco già si allontana da questa notte americana.
Amore mio, che luci che ci sono i fari di malinconia Un'altra volta registreremo il suono per ora basta la fotografia di questa notte chimica e veloce piena di cocacola frizzante e puttane Di questa notte tutta nostra ma tutta americana.
E l'allegria non è soddisfazione ma è la mancanza di un albergo. Gli oggetti ormai ci sono troppo ostili è meglio stare allo scoperto. Ed io ti bacio le dita e certamente non ti rivedo E proprio solo cinema la nostra vita e a tutto il resto poi io non ci credo. E mentre mancano alcune ore all'obbligo della mattina. La pioggia mi regala delle gocce meravigliosa brillantina. Forse siamo tutti nati per correre, penso, mentre faccio una gran fatica a staccare dall'asfalto di cioccolata la mia suola di gomma metropolitana in questa notte americana.