Seduto in terra quel bambino con tante mosche intorno al naso al mondo, ormai, non ha nessuno la pelle nera, è quasi un peso.
Gli occhioni pieni di paura stanno fissando un carrarmato e si domandano allora: "Dio mio, perchè io sono nato?"
ChissĂ che sarĂ , di quel bambino lontano. ChissĂ che sarĂ , se non gli tendi la mano. ChissĂ che sarĂ , se non alziamo la voce per far tornare la pace....chissĂ che sarĂ !
Sua madre un giorno, in mezzo al fango fu violentata da qualcuno è così, che lui venne al mondo fra tanta fame e senza un dono.
Le braccia tese verso al cielo per un cucchiaio di farina e l'esistenza appesa ad un filo che si assottiglia, ogni mattina.
ChissĂ che sarĂ , di quel bambino lontano. ChissĂ che sarĂ , se non gli tendi la mano. ChissĂ che sarĂ , se non alziamo la voce per far tornare la pace....chissĂ che sarĂ !
Ma se il colore della pelle per noi fĂ tanta differenza gettiamoci, dietro le spalle la nostra ultima speranza.