Il cuore rallenta la testa cammina in quel pozzo di piscio e cemento a quel campo strappato dal vento a forza di essere vento porto il nome di tutti i battesimi ogni nome il sigillo di un lasciapassare per un guado una terra una nuvola un canto un diamante nascosto nel pane per un solo dolcissimo umore del sangue per la stessa ragione del viaggio, viaggiare
Il cuore rallenta e la testa cammina in un buio di giostre in disuso qualche rom si è fermato italiano come un rame a imbrunire su un muro saper leggere il libro del mondo con parole cangianti e nessuna scrittura nei sentieri costretti in un palmo di mano segreti che fanno paura finché un uomo ti incontra e non si riconosce e ogni terra si arrende e si accende la pace i figli cadevano dal calendario Yugoslavia, Polonia, Ungheria i soldati prendevano tutti e tutti buttavano via
e poi Mirka a San Giorgio** di maggio tra le fiamme dei fiori a ridere e a bere e un sollievo di lacrime a invadere gli occhi e dagli occhi cadere ora alzatevi spose bambine che è venuto il tempo di andare con le vene celesti dei polsi anche oggi si va a caritare e se questo vuol dire rubare questo filo di pane tra miseria e fortuna allo specchio di questa kampina*** ai miei occhi limpidi come un addio lo può dire soltanto chi sa di raccogliere in bocca il punto di vista di Dio
Cvava sero po tute i kerava jek sano ot mori i taha jek jak kon kasta vasu ti baro nebo avi ker kon ovla so mutavla kon ovla ovla kon ascovi me gava palan tadi me gava palan bura ot croiuti.
Poserò le testa sulla tua spalla e farò un sogno di mare e domani un fuoco di legna perché l'aria azzurra diventi casa chi sarà a raccontare chi sarà sarà chi rimane io seguirò questo migrare seguirò questa corrente di ali.
Traduzione in romanes di Giorgio Bezzecchi, rom harvato
* Khorakhané: tribù rom di provenienza serbo-montenegrina. ** Festa annuale del popolo rom nel sud della Francia. *** Baracca da campo dei rom.