...e io contavo i denti ai francobolli dicevo "grazie a dio" "buon Natale" mi sentivo normale, eppure i miei trent'anni erano pochi più dei loro ma non importa adesso torno al lavoro
Cantavano il disordine dei sogni gli ingrati del benessere francese e non davan l'idea di denunciare uomini al balcone di un solo maggio,di un unico paese e io la faccia usata dal buonsenso ripeto "non vogliamoci del male" e non mi sento normale e mi sorprendo ancora a misurarmi su di loro e adesso è tardi, adesso torno al lavoro
Rischiavano la strada e per un uomo ci vuole pure un senso a sopportare di poter sanguinare e il senso non dev'essere rischiare ma forse non voler più sopportare
Chissà cosa si prova a liberare la fiducia nelle proprie tentazioni, allontanare gli intrusi dalle nostre emozioni, allontanarli in tempo e prima di trovarti solo con la paura di non tornare al lavoro Rischiare libertà strada per strada, scordarsi le rotaie verso casa, io ne valgo la pena, per arrivare ad incontrar la gente senza dovermi fingere innocente
Mi sforzo di ripetermi con loro e più l'idea va di là del vetro più mi lasciano indietro, per il coraggio insieme non so le regole del gioco senza la mia paura mi fido poco
Ormai sono in ritardo per gli amici per l'odio potrei farcela da solo illuminando al tritolo chi ha la faccia e mostra solo il viso sempre gradevole, sempre più impreciso E l'esplosivo spacca, taglia, fruga tra gli ospiti di un ballo mascherato, io mi sono invitato a rilevar l'impronta dietro ogni maschera che salta e a non aver pietà per la mia prima volta.