Era mattino presto, e mi chiamano alla finestra mi dicono "Francesco ti vogliono ammazzare". Io domando "Chi?", loro fanno "Cosa?". Insomma prendo tutto, e come San Giuseppe mi trovo a rotolare per le scale, cercando un altro Egitto.
Di fuori tutto calmo, la strada era deserta mi dico 'meno male, è tutto uno scherzetto' sollevo gli occhi al cielo e vedo sopra un tetto mia madre inginocchiata in equilibrio su un camino, la strada adesso è piena di persone. Mia madre è qui vicino.
Un uomo proprio all'angolo, vestito da poeta vende fotografie virate seppia, ricordo della terra prima della caduta e al posto del posto dove va il francobollo, c'è un buco per appenderlo; "Dove?", dico io "Intorno al collo", e adesso per la strada la gente come un fiume, il terzo reparto celere controlla; "Non c'è nessun motivo di essere nervosi" ti dicono agitando i loro sfollagente, e io dico "Non può essere vero" e loro dicono "Non è più vero niente".
Lontano più lontano degli occhi del tramonto mi domando come mai non ci sono bambini e l'ufficiale uncinato che mi segue da tempo mi indica col dito qualcosa da guardare le grandi gelaterie di lampone che fumano lente i bambini, i bambini sono tutti a volare
Un amico d'infanzia, dopo questa canzone mi ha detto che "È bellissima, un incubo riuscito ma dimmi, sogni spesso le cose che hai scritto oppure le hai inventate solo per scandalizzarmi", amore amore, naviga via devo ancora svegliarmi.
Compositor: Francesco de Gregori (Gregori Francesco) ECAD: Obra #3923217