Sospeso su una bolla di sapone, soffiata dai tuoi occhi a dicembre Con le mie mani così gelide che non afferrano più niente Incapace di ritrovarti nella città così cambiata Tra i tramonti dei nostri sorrisi, tra i tramonti della nostra vita
E siamo morti a vent'anni, benedicendo di speranza troppe frasi, rimaste sul guanciale Mentre dormivo sotto al tuo letto... sentendoti sognare
Non ho mai visto la tua nuova casa ma avrei voluto sanguinarci dentro Uscirne fuori magari in manette, un gran finale una volta per tutte
E siamo morti a vent'anni, coi nostri progetti di vita alternativa coi troppi negroni barcollando in centro E i tuoi cd della Nannini per farci qualcos'altro E siamo morti a vent'anni con le tue apologie del mai e i miei per sempre Con le mie frasi complicate e le mie serenate cantate a rate
Sono scomparso più dentro che fuori, troppe memorie dal sottosuolo E ho ritrovato la fotografia, io e te a Bologna ed un bicchiere vuoto E l'ho riempito per dimenticare, dimenticare di essere morto a vent'anni Dimenticare di averti amata, dimenticare di... ricordarti
E siamo morti a vent'anni benedicendo di speranze troppe frasi, coi segni sul guanciale Mentre dormivo sotto al tuo letto... sentendoti sognare
Tu sei qui che dormi e una nuvola viola di strani pensieri nella tua stanza Il sapore perduto di tutti i miei baci sulle tue labbra Quanti amanti di cera si sono sciolti tra le tue coperte E ho applicato una crocetta sul livello del mio dolore sul livello del mio dolore, sul livello del mio dolore E cammino verso l'alba di un nuovo amore amore