Lunghe eran le foglie e l’erba fresca Le cicute ondeggiavano fiorite e belle Una luce brillava nella foresta Era tra le ombre un luccicar di stelle Tinuviel ballava nella radura Di un flauto nascosto alla musica pura
Lì giunse Beren dal monte nebbioso Tra le fronde e gli alberi disperso Dove l’elfico fiume scorre tumultuoso Camminò solitario ed in pensieri immerso E vide con gran meraviglia Dalie dorate ricoprirle il manto Sulla lunga veste luce di stelle E bionde cascate sulle sue spalle
Tinuviel tra i boschi elfici fuggiva con piedi alati Lasciandolo senza amici tra le foreste e i prati La vide così bella Al lume di luna, al raggio di stella
Passato l’inverno ella tornò a danzare E col suo canto giunse la primavera Inseguita di nuovo ella fuggì via Ma l’elfico suo nome era poesia E allora si fermò ad ascoltarlo Come incantata dalla voce di Beren Che svelto la raggiunse per magia E la vide tra le braccia brillare
Tinuviel tra i boschi elfici fuggiva con piedi alati Lasciandolo senza amici tra le foreste e i prati La vide così bella Al lume di luna, al raggio di stella