Quindi facendo finta che non sai parlare ti metti un dito in bocca, l'anulare. Dirigi una quinta qualsiasi sposti tre vasi come le tre carte mi metti a parte di una confidenza senza vocali e senza consonanti tiri con gli occhi chiusi sull'atlante l'indice come un pulsante accende una nazione in cui mi sa che a quest'ora è notte piena o molto nuvoloso pieghi la schiena cali il tuo sipario di capelli sopra l'armamentario voluttuario quindi ti sollevi in mulinelli dall'indaco e il blu di Prussia profondissimi. Ti rilassi bussando tristemente assorta sopra una porta che non c'è per niente la spingi che era aperta mi racconti come un capogiro i fatti i posti pieni di respiro mi presenti un regalo ed attraverso ci vedo le tue mani contenenti lo scarti prima sciogli questi fiocchetti inestricabili ti imbrogli e fai cadere e credere in un danno incalcolabile e l'aria vulnerabile raccogli incolli l'invisibile e d'improvviso scrolli in gocce questa scena fai la feroce coi baffi che non hai da puma sulle guance gonfiate fai la precoce. Che scarica un gran volume d'indolenza incendiaria quindi sei l'avversaria di un arioso colosso pugilatore poi mormori indecenze senza parole a un confessore lo respingi in sequenza d'inseguimento infili il balcone ti scansi di lato fai la ricognizione se ha fatto centro il precipitato. Rientri con cavalli fragorosi e salti di delfini tra marosi.