Max de Angelis

Polvere

Max de Angelis


Sai che non si può capire quando il freddo gela il cuore
basta un attimo a trovarsi soli con un gran dolore
come quando sputi il fumo che ti logora i polmoni
ora spingo fuori un uomo che non teme paragoni
ma non sei con me, purtroppo, io ti allontanai distratto
non pensando di morire senza averti ancora accanto
le tue briciole raccolgo dietro un finto cuore asciutto
consumare un pianto e un viso invecchiato e un po’ più brutto
come quando da un baule tiro fuori un tuo ritratto
poi ci soffio e spazzo via la polvere, mi sembro matto
quel tuo sguardo lucido che non capiva, non voleva
nel silenzio poi ti salutai per non sprecare tutto
nel pensiero di com’ero, pronto a regalarti tutto
ora sono qui da solo, un brigante, un farabutto
saccheggiare la tua vita per sentirmi ancora un uomo
quando adesso piango e prego barattando il tuo perdono
per il tempo che ho rapito, per il male che ti ho fatto
non ti chiederò mai scusa, non ti pagherò il riscatto
perché adesso che ti sogno con uomo nel tuo letto
forse il male vero, in fondo, io non l’ho ancora fatto…

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