So da dove vengo ma non so dove sto andando so che arriverò ma non so ancora bene quando Intanto rimango me stesso e rimando Tutto ciò che non mi piace al prossimo anno Vivi in fretta e muori giovane sognando Una carriera di successi alla Ronaldo Vivo in un posto caldo e sono fuori dagli schemi Ascolto tanta musica da diventare scemi Scrivo i miei pensieri le mie gioie i miei problemi Scrivo perché sono vivo siamo sinceri Scrivo perché ho un motivo in più rispetto a ieri Non ho troppo rispetto sono giovane non vedi Fanculo tu che sei un vecchietto e non ti reggi in piedi Ma che cazzo credi non sono come pensi Non sono buono ma ne cattivo sono Nesli L’ultimo degli scarafaggi a cui non pensi. Ritornello: scrivo perché per te che sei come me che Ascolti la musica al massimo fino alle tre di ogni notte e il motto di sempre è chi se ne fotte Nesli teste mobili fitte da latte. Non mi pento e tutto ciò che sento è più intenso Ho bisogno di questa cosa che so che non ha senso Ho bisogno di uno spazio aperto sotto un cielo immenso Perché faccio un sacco di fumo quando? Quando penso Scrivo perché per te che sei come me Che ascolti la musica al massimo fino alle tre Di ogni notte e il motto di sempre é chi se ne fotte Nesli teste mobili fitte da latte Parlo di un mondo di una realtà che non esiste Per chi? Per te che nel tuo mondo sei il più triste Pensa che c’è chi crede di essere in un ghetto Parlando di coltelli e dicendo pace e rispetto Petto in fuori e muscoli frutto di bombe E sotto non portano i pantaloni ma le gonne Pensa un po’ questa è la gente che ti critica Mentre gli stai pisciando in testa con la tua musica. Ritornello. Forse non ho bisogno di pensare che Per star meglio serva qualcosa che ancora qui non c’è Non importa sono sempre io con tutti i miei difetti Con la voglia di star male e di tenere i denti stretti Ma rifletti su quello che fai? No non ci penso Vado avanti solamente con il mio sesto senso e con Tutto quello che di marcio porto nello zaino E con un peso dentro simile ad un morto nel bagagliaio Accecato da che accecato dallo sbaglio Che te lo prende e te lo mette nel culo come l’orgoglio So di cosa parlo e so che non mi calmo Di problemi ho già riempito il mio salvadanaio Vado affondo vedo il fondo ma le vene non le taglio Vado via di qui fanculo te questo è un troiaio Ed ora cerco solo consapevolezza Per capire e avere le idee chiare su questa schifezza.
Compositor: Francesco Tarducci ECAD: Obra #1560324