Girono d'estate, giorno fatto di sole, vuote di gente son le strade in città appese in aria e contro i muri parole, ma chi le ha dette, per che cosa, chissà!?
I manifesti sono visi di carta che non dicono nulla e che nessuno più guarda, colori accesi dentro ai vicoli scuri sembrano un urlo quelle carte sui muri sembrano un urlo quelle carte sui muri. Giorno d'estate, giorno fatto di vuoto, giorno di luce che non si spegnerà, sembra d'andare in un paese remoto chissà se in fondo c'è la felicità!
Un gatto pigro che si stira sul muro sola cosa che vive, brilla il sole d'estate s'alza nell'aria come un suono d'incenso l'odore di tiglio delle strade alberate, l'odore di tiglio delle strade alberate.
Giorno d'estate, giorno fatto di niente grappoli d'ozio danzan piano con me il solo sogno d'oro ormai vanescente guardi un istante, non sai mai se c'è.
Dentro ai canali l'erba grassa si specchia
cerchi d'ombra e di fumo sono voci lontane,
nell'acqua il sole con un quieto barbaglio
brucia uno stanco gracidare di rane,
brucia uno stanco gracidare di rane.
Giorno d'estate senza un solo pensiero giorno in cui credi di non essere vivo gioco visivo che non credi sia vero che può svanire svelto come un sorriso.
Vola veloce di librato un uccello come un raggio di luce da un cristallo distorto,
vola un moscone scopre dietro un cancello la religiosa sonnolenza di un orto,