Statale 17, il sole cade a picco, tre giorni sulla strada, nessuno che mi carichi, nessuno che si fermi, mentre tu chissà se aspetti me, mentre qui l'asfalto che si scioglie brucia i tacchi alle mie scarpe, sono a terra senza un soldo, chissà mai se arriverò da te.
Statale 17, com'è lunga da far tutta, romba svelto l'autotreno; questo cielo ancor sereno sembra esplodere d'estate mentre tu chissà se pensi a me, mentre qui mi sento solo al mondo, senza un cane che mi cerchi, son sudato e sono sporco, chissà mai se arriverò da te.
Statale 17, sembri esplodere nel sole. Statale 17, alzo il dito inutilmente. Statale 17, lungo nastro di catrame, la gente bene dorme, sei deserta all'orizzonte, a quest'ora non c'è un cane che mi voglia prender su.
Statale 17, sei triste nella sera, non alzo più la mano, cammino piano piano sulla strada ormai deserta mentre tu chissà se aspetti ancora, mentre qui la strada che si sperde sembra un letto di cemento, sono mortalmente stanco, chissà mai se arriverò da te.