Nella notte elettrica l'Asia ha mille suoni chiudi il passaporto e poi sei nelle sue mani. L'aria sa di nafta e temporali spiriti nel vento e grattacieli io come un bambino arrivato da lontano sono qui toccare un sogno ma che strano sembra solo una città. Portami alle stanze di Saigon nei tramonti d'oppio sul Mekong fammi tirare a sorte sotto la luna di bambù e di lampi per la ragazza dagli occhi d'oro e una carta d'imbarco per scappare via. Asia non Asia nella notte elettrica Asia non Asia cambia e chiama America nasce e muore come noi e fan l'amore come noi si domandano nel domani e si scambiano violenza ed allegria. L'Asia dei computers e dei gong dell'alba di Hiroshima e dei Vietcong io la sto toccando respirando il suo respiro con la fretta di un primo amore dietro l'ultima tigre e l'ultimo metrò. Asia non Asia dentro un taxi rapido Asia non Asia antenne sull'oceano un'ultima fotografia e l'Asia mi rimanda via non le ho visto il cuore dietro il loro sorriso dove non si va. In frontiera vegliano piccoli ufficiali per i loro occhi noi siamo tutti uguali.