Fresca è la sera e la terra è bagnata l'odore di fango riempie la strada alta la Luna splende sicura zitte le stelle scintillano intorno mute le stelle mi danzano attorno.
Un vento caldo atterra lontano su di una sponda da quarzo coperta si tuffa dentro oceani di sole e con gli uccelli si mette a giocare e fra gli uccelli lo sento tornare.
Con corpi ormai senza ali per voli che sfiorano il tempo uomini armati di fumo trasformano acqua in deserto con occhi ormai troppo sottili per luci senza misura file di uomini cadono su strade coperte a miseria su strade coperte a miseria.
Riposa la neve su rocce distanti si scioglie candida in lacrime al sole che vanno lente in valli e pianure che dentro il mare si vanno a bagnare fra le onde del mare le vedo saltare.
Ridono gli alberi su ogni collina vibrano i rami in un canto leggero filtra la vita in ogni radice nasce un mattino fra respiri lenti e io nasco in cento e in mille tramonti.
Immerso in questo bagliore riporto i miei occhi a cercare ricado dentro i miei gesti e piano rimango a pensare che esistono leggi segrete scolpite in ogni stagione formule scritte dal Cielo lontane da ogni ragione più alte di ogni ragione.