Vedi com’è diverso ogni destino sulla scacchiera dell’umanità chi fa il pedone, chi fa la regina che strano gioco è. I più indifesi, sono sempre avanti e gli è concesso solo un passo in più i portaborse al fianco dei potenti l’alfiere dietro al re. L’anima ormai, è un peso in più. Senza di lei, più agile tu. Non serve il cuore, ma la strategia che strano gioco è. Io non ho imparato mai certe regole le sai l’innocenza mia colpevole non fa calcoli, sfugge agli alibi non c’è mano su di me io sono fuori gioco dimenticato là ma non ho mai venduto la tua... verità. Chi fa la torre, parla da più in alto ma dal binario suo non esce mai facile stare sopra un parapetto senza infangarsi mai. Ogni ragazzo ha un cuore di cavallo scarta di lato, cerca libertà sempre ad un bivio, non puoi prevederlo chissà che mossa fa, chissà... chissà... Ecco quale è la sola via, dare l’idea che la partita è già tua anche un pedone può fermare un re, mangiare, non farsi mangiare! Scacco matto dipende da te vita, non imparo mai non ho regole lo sai né coi bianchi, né coi neri ormai sempre ai margini per difenderti non c’è mano su di me io corro ancora solo fuori dal gioco c’è un disperato amante, in cerca di te. Che strano gioco è... che strano gioco