Il navigante si perse in un sogno di stelle irrangiugibili; da allora tutti i dati trasmessi sono illeggibili: ogni tanto ci arrivano segni che registra solo il cuore: forse, forse, non c'è stato mai, e sono tutte storie. In questa notte seminata di nuvole che non una luce trema, ogni domanda è la risposta a una domanda della risposta prima; ogni ritorno è una falsa partenza, l'illusione di un movimento, come questo bagno di lacrime che non ho pianto.
Troppo cielo; troppe foglie ha buttato il pensiero; troppi nomi per dirne uno solo; troppe, queste lezioni di volo: fammi scendere, portami via, via, via, portami via con te, portami a casa mia, tienimi sempre,
via, via, via, un tempo io sognai, prima di te sognai, solo di ombre, solo di ombre.
Nella memoria del mondo ci sono battaglie e nostalgie del cielo, grandi navi portano a spasso la luce del pensiero: ma io ricordo soltanto quel bacio, quel giorno di primavera: tutta la storia non vale il tuo bacio di una sera.
Io ti amo: ho paura ogni istante che abbiamo; ho paura di averti di meno; come un cieco ti ho dato la mano; non lasciarmela, portami via, via, via, portami via con te, portami a casa mia, tienimi sempre
via, via, via, un tempo io sognai, prima di te sognai, solo ombre, e adesso...