Venezia bella, nei tuoi canali festival chiuso ho perso ancora allora parto, vado a trovare un vecchio amico ch'è militare giù nel Piceno Fulvio Benetti farò la costa c'è tanto mare la sabbia copre povera gente e i figli tristi di ogni dipendente e all'improvviso mi salta fuori con le sue case mi copre il mare giuro, credevo che fosse altrove settembre è tardi sono le nove io lo ricordo questo paese
Ragazza bionda, ragazza bella non ho più in mente le tue parole ma quel tuo viso non si cancella avevi gli occhi rotondi e strani bruciavi come la paglia al sole strozzavo l'urlo di aver vent'anni nell'antracite del tuo calore ed era il tempo che ci credevo a questo schifo di mondo cane avevo tutto, ti sorridevo adesso è tardi per ritornare ma mi rivedo com'ero all'ora senza promesse da mantenere senza persone da sviolinare e te che sei stata il solo amore e all'improvviso qui grida il sole non è settembre di aver trent'anni e luglio come quando credevo che tu m'avessi dato l'amore si alzi la prego qui non può stare si è fatto tardi vada a dormire mi volto è l'uomo col cane lupo l'uomo di guardia agli ombrelloni e non c'è sole nel vostro tempo è il mio settembre di aver trent'anni mica avrò pianto mi vien da dire mentre risalgo per ripartire Ascoli arrivo corro di notte ed ecco, piove, piove sul mare ho la camicia piena di gocce ho l'acqua in faccia per non sognare Fulvio, mi aspetti e parleremo si, delle nostre quattro avventure di quelle donne lasciate e prese senza l'amore di far l'amore berremo vino fino a domani e mi dirai: "Tu ci sai fare quante hai saputo prenderne in giro di tutto è tutti puoi fare a meno!"
E' vero Fulvio, dimmi ch'è vero questa è la vita, io ci so fare urlalo forte come la pioggia che prendo in faccia per non sognare E' vero Fulvio, dimmi ch'è vero questa è la vita, guai ricordare devi gridarlo come la pioggia che prendo in faccia per non morire