che non ha prezzo, non ha miseria, non ha mercato,
rido del ridere che scioglie i temporali,
ridere insieme sai, rende i nemici uguali.
Rido del ridere che vince ogni guerra,
che non ha casa, non ha memoria, che non ha terra,
che nella notte barcolla su ogni ubriaco
ed è via di scampo in ogni vicolo cieco.
E rideremo di quanti amori,
hanno sconfitto i nostri cuori,
e rideremo di quanti affanni,
rideremo in faccia agli anni,
e rideremo di quante notti,
abbiamo pianto da soli,
e rideremo in mezzo alla gente,
e rideremo di niente.
Rido di me, rido del tempo che passa,
di questo vento che si ferma a giocare, così ridendo guardo il mondo ad occhi chiusi, ridere è l'arma sai, che accomuna gli esclusi. E questo gioco lo regalerò ai miei figli, che lo conservino per tutte le battaglie, contro ogni freddo, ogni pioggia, ogni ghiaccio rido e così, a modo mio ti abbraccio. E rideremo di quanti amori hanno sconfitto i nostri cuori, e rideremo di quanti affanni rideremo in faccia agli anni, e rideremo di quante notti abbiamo pianto da soli, rideremo in mezzo alla gente e rideremo di niente. E se sarà musica per tamburi la suoneremo a piene mani, e se sarà musica per violini la guarderemo ballare,