So che c’è qualcosa che non va, stamattina mi sento bene, amplifico il silenzio tenendo spenta la tele; fette biscottate farcite da un po’ di miele, e qualche pezzo soul che da musica alle mie pene. La vita mia è una sfida con l’utopia, follia e apatia sfidano a dadi madame poesia; e visto che tutto sommato fuori fa fresco, mi infilo quanto ciò di più comodo e dopo esco. La mia città mi ispira semplicità, sorrido anche se non c’è un motivo però mi va; per queste strade a vagare senza pensare a che fare compare, spengo del tutto il mio cellulare; sguardi, mani, cani, bimbi e volti, stanchi o riposati, vivi o morti; mastico cicche ed osservo l’essenza fonda, di tutto ciò che mi circonda
RIT.
Oggi è un altro giorno me la vivo così, oggi so che tutto mi va bene così, questa è la mia vita e me la vivo così, come non mai….
Forse che sarà che sto sole rallegra qualsiasi posto, ma giro per le strade più tonico e ben disposto; sarà sto cielo, sta brezza bella e frizzante, ma ogni para o spada sembra distante. Vecchietti al bar, davanti a un bel bicchier di bianco, esorcizzano il tempo che se ne va; chiacchiere sparse nell’aria come coriandoli, salgon fino ai tetti e si infilano dentro gli angoli. E la mente mia adesso è libera, che sarà sarà, questa vita ci sfugge e io voglio viverla; senza pensare ai casini che c’ho al lavoro, mi godo questi istanti di pace e gli assaporo. Zesh uomo, perdono i nemici miei, è come Microspasmi: “Va bene, ok” Che qua si vive soltanto una volta e basta, la gusto fino a che non si guasta