Ho deciso così: domani parto, senza pensare nè a dove andare nè come farlo; anni interi che io tribolo e te ne parlo, ma adesso madame e monsieur faccio bagaglio; ed ai fra che lascio qua au revoir! Mie novità, si sa, che poi vi scrivo come mi va; ma ti prego b non mi chiedere del ritorno, non so se sto via sempre O solo un giorno; nello zaino ho cibi vari, le mappe dei mari; ai cari lascio due righe e quattro danari; poi mi spoglio di tutto quello che non mi serve; è un viaggio verso l’ignoto come Verne. Cerco sentieri non noti e poco battuti per ascoltare voci di uomini sconosciuti, e fonti dove poi l’anima si ricrea. Mi chiamo Jhon questa è l’idea, si va….
Rit Vado via da qui Vado via da qui
E non voglio guardare indietro, penso solo a andare per bruciare e strappare ogni divieto; non mi basta più stare qua giù prigioniero, di un mondo schiavo del dio denaro; credo davvero sia possibile te no? Sto giro lo tento, eh si! Punto cento, io no non mi pento; il vento muove nuvole nell’alto, io sono solo in marcia, il sole mi parla e provo a ascoltarlo. E so che lo sai che non è facile, partire può voler dire girare pagine; però a volte è necessario, non è per fuggire ma per capire che prendo e che me ne vado; quanto è vero che mi chiamano Zesh vado a est, poi verso west: voglia pazza di vedere che c’è la fuori, gioie e dolori, nuove canzoni, animi buoni e più vibrazioni. Ghyeah.