Lascio prendere quel che c'era qui ancora di tuo c'è un signore che si presenta qui in nome tuo né sa di nomi. È con calma che sta insegnandomi cosa sei confusioni che mai risolte qui porti a lui mi dà un consiglio, se ne va. Pace sia se fossi intelligente pace sia per l'anima e la mente libertà sei da recuperare tempo fa l'avrei saputo fare. Dalla mia la dignità violata facile considerarti odiata facile se fossi come ero libero su libero sentiero. Ma sui vetri rivolti a un dolce sole c'è l'indistinta e sconfitta ombra di me e di te m'interroga.... Al mio viso due mani un'anima noi qui io trascinandomi oppure in corsa fui sempre io che ne resta non lo so. Rifiutai per darti il mio presente ciò di me che forse era importante e ascoltai per farti ritrovare ciò di te che si lasciava andare. Restano due strade da seguire inutili memorie custodire ho di te che niente mi hai lasciato fare si che niente sia esistito. Possa estinguersi l'inquietante impressione che lascio prendere insieme al resto anche il senso a me di esistere. Un uomo e non di più, ieri e sempre più sono io tu lo voglia o no, tu ci creda o no io vivrò tu esista o no.