dentro le carceri il prigioniero è condotto nelle segrete della città, dove viene rifocillato dal gran cuciniere che gli insegna l’ arte del gustare “l’insetto”. Cantastorie Prigioniero delle acque in una bolla d’aria, come sbarre delle canne: le segrete d’acquaria. Ma la cella per te non sarà luogo da pena, la regina ha disposto una cena da re! Gran cuciniere Mangia questo cibo saligno O fresco di stagno Gran cuciniere e coro Sotto al salcio l’han trovato Questo verme smisurato Gran cuciniere Ogni prigioniero umano Ha d’acqua una ciotola Di pane un tozzo, mentre tu puoi suggere un gustoso.. bacherozzo. Ancora odora di zolla di terra, per la tua stazza mi sembra sia giusto; gran cuciniere e coro Una cavalletta veramente grossa! Gran cuciniere Vedi le mosche che volano in cella?! Solo a guardarle mi vibra la lingua… Ora t’insegno come, solo le rane, sanno mangiare: Fruscia la lingua che scocca a sagitta, come un amante s’avvolge il tafano, arrotola! Arrotola, porta alla bocca veloce la mano! Ronza la mosca vicino al palato, frena un momento il languore, coraggio…! Non la schiacciare, non inghiottire, gustala adagio! Schiocca la mosca fra lingua e palato, mastica bene l’insetto peloso, fa che il boccone non venga sprecato, sarebbe penoso. Fa ciò che dico, a migliaia Quando mi vedono fuggono a frotte, sono l’esperto della salmastraia, il buongustaio di notte. Gran cuciniere (recitativo) Visto? Anche se hai la lingua Troppo corta non è stato poi così difficile…